Madonna della Salve
Termine della processione della Salve
Carissimi fratelli e sorelle, grazie per la vostra presenza così numerosa. Saluto veramente con il cuore le autorità civili e militari presenti, tutti i confratelli, gli ammalati e le persone che hanno voluto con la loro presenza testimoniare l’affetto grande di Alessandria per Maria. Vorrei cominciare da una piccola condivisione: oggi abbiamo pranzato insieme con le autorità – è così raro che possiamo trovare un attimo per stare insieme e parlare del più e del meno – e ho da dirvi una cosa molto bella: in questa occasione, da parte di noi che siamo venuti dall’esterno ad Alessandria, è emerso un grande apprezzamento per la realtà di questa nostra città, anche se gli alessandrini non sono tanto ottimisti e non hanno un grande concetto di sé. Vorrei dirvi un grazie perché vivere qui è bello, perché ci si sente a casa, perché c’è uno stile di vita che ha la sua bellezza. Certo ci sono i difetti, gli errori e i problemi che conosciamo, ma vorrei sottolineare la positività dell’essere qui; delle cose belle, infatti, si finisce col non parlarne mai; si brontola, ci si lamenta e non si riconosce mai la bellezza delle cose che abbiamo. Vivere ad Alessandria è bello. Grazie perché questo è un dono che ciascuno fa a tutti gli altri. La seconda cosa che volevo dirvi è questa: che bella la nostra Madonna della Salve! Lei che è sotto la croce raccoglie le nostre speranze, le nostre sofferenze, i nostri desideri; raccoglie quello che noi abbiamo nel profondo del nostro cuore, solo come una mamma sa fare. La Madonna raccoglie veramente tutto quello che abbiamo di più caro e di più prezioso e che magari non riusciamo nemmeno ad esprimere, perché lo portiamo profondamente nel cuore. E quindi poi quando si tratta di metterci ai suoi piedi per festeggiarla, tutte queste cose silenziose sono portate davanti a lei; e compaiono tante persone, ciascuno con la sua storia, con la sua vita e con i suoi segreti da comunicare. E questi giorni dell’ottavario della Madonna della Salve sono stati giorni veramente belli con celebrazioni gustose e piene nelle quali si sentiva che non c’era solo partecipazione esteriore, ma un coinvolgimento profondo del cuore, un coinvolgimento dei vostri cuori. Quindi la seconda cosa che voglio dirvi è proprio un grazie, lo dico a nome della Madonna; sono il Vescovo della Madonna della Salve, lei non ce lo dice ma a nome suo vi dico grazie. Una ultima cosa che voglio dirvi è un sogno; il genere fantascienza mi piace, ma non ci sono tanti film di fantascienza di genere religioso, e allora stendo un pezzo di copione che vorrei completassimo e recitassimo insieme e, insieme, lo realizzassimo. E lo dico qui davanti alla Madonna della Salve: sogno una Chiesa, la Chiesa di Alessandria, nella quale sappiamo raccogliere il messaggio d’amore di Maria, ai piedi della croce di Gesù, che è lo stesso identico messaggio di Gesù. Adesso siamo qui con Maria e lei ci sta dicendo: “Amate, amate Gesù”. È Gesù che ce l’ha data come mamma dalla croce. Sogno una Chiesa che ama Gesù visceralmente, non un amore che deriva dalle formulette del catechismo, ma perché lo abbiamo scoperto. Sogno una Chiesa nella quale i cristiani riescono a mostrare Gesù gli uni agli altri, in cui i cristiani riescono a fare esperienza diretta e viva di Gesù. Sogno una Chiesa in cui la morale non è qualcosa da osservare ma semplicemente il frutto di questo amore di Gesù incarnato che diventa amore per i fratelli; molto più di una morale, un impegno d’amore. Sogno una Chiesa in cui i laici sanno prendersi a cuore i loro pastori, li circondano di affetto, di vicinanza, si affiancano a loro anche nelle scelte faticose; si affiancano a loro per portare avanti il messaggio di Gesù e, ovviamente questo lo dico ai sacerdoti, una Chiesa di pastori che sanno portare nel loro cuore quotidianamente le anime loro affidate, tutte le persone del loro gregge. Sogno una Chiesa in cui il Vescovo sa prendersi cura, con grande amore e affetto, dei suoi sacerdoti prima di tutto; ci provo, chiedo perdono per tutte le volte che non ci riesco; sogni questa Chiesa nella quale i sacerdoti riescono ad essere una allegra fraternità insieme al loro Vescovo. Una Chiesa nella quale si sia la voglia di far uscire dal cuore la gioia che il Signore è risorto e vivo e che è qui con noi ora molto più di quanto possiamo percepire. Sogno questa Chiesa. Chiedo alla Madonna che interceda per noi; affido a lei oggi questo sogno, che riusciamo insieme a realizzarlo perché, come abbiamo letto in questi giorni dagli Atti degli Apostoli, quando gli apostoli evangelizzavano una città questa era ripiena di gioia. Vogliamo anche noi essere pieni di gioia. Anche Alessandria vuol essere piena di quella gioia che viene solo da Gesù. Maria nostra Signora della Salve accogli questo nostro sogno, intercedi per noi e fa’ che Alessandria sia la città della gioia.
Sia lodato Gesù Cristo.