La cupola

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Un paragrafo a se, lo merita sicuramente la storia della Cupola della Cattedrale, tanto per la storia che ricorda, tanto per il fine acume del Vescovo Mons. Salvaj che riusci a coinvolgere nella sua realizzazione le 24 città che componevano l’antica Lega Lombarda. La cupola della Cattedrale di Alessandria monumento ricordo del VII centenario della Vittoria di Legnano. Nell’anno 1875 il Comm. Giovanni Acquaderni, Presidente della Società della Gioventù Cattolica Italiana, lanciava l’idea di commemorare con qualche iniziativa straordinaria il VII centenario della Battaglia di Legnano (29 maggio 1176). A tale scopo si rivolgeva a tutte le 24 città componenti l’antica Lega Lombarda, con un invito a cooperare all’iniziativa e presentando alcune proposte:

“…Un monumento si innalzerebbe a Legnano o a Pontida nella stessa Abbazia ove si giurò la Lega, si promuoverebbero feste cittadine religiose e di beneficenza nelle 24 città allora confederate; è quindi necessario istituire in quelle singole città altrettanti comitati che attendano appunto a raccogliere il denaro occorrente…”. (Lettera inviata da Bologna il 17 novembre 1875 a tutte le città della Lega). Il Vescovo di Alessandria, Mons. Pietro Giocondo Salvaj a mezzo del suo segretario D. Carlo Borgogno in data 19 novembre 1875 mandava la sua piena adesione all’idea della celebrazione progettata ma facendo a sua volta una controproposta:  “…frattanto mi permetto di aggiungere io pure un’osservazione. Se Alessandria ebbe tanta parte in quella gloria patria, non sarebbe il caso che la nuova “lega commemorativa” oltre Legnano e Pontida prendesse in considerazione anche questa città? Ebbene senta: da un anno si sta alacremente attendendo a restaurare questa Cattedrale sotto la direzione del celebre Conte Mella, noto probabilmente alla S.V.. La primitiva Cattedrale erettasi colla città e intitolata a S. Pietro Apostolo, fu distrutta nel 1803 da Napoleone I. In seguito fu adottata a Cattedrale un’ampia ma informe chiesa intorno alla quale si stanno appunto eseguendo, come ho detto, grandiosi ed artistici restauri. Non si potrebbe in occasione dell’accennato Centenario, venire un po’ in sussidio di quest’opera in qualche modo? V.S. favorisca di prendere in considerazione questo pensiero, e forse qualche cosa ne uscirà…”. “P.S. Parte principale dei restauri è una bella cupola nella quale il valente Architetto ha formato 24 nicchie, quante appunto sono le città della Lega. Non andrebbe bene che ciascheduna città pensasse di riempire una nicchia per collocarvi la statua del suo Santo Patrono?”. Il 16 gennaio 1876 il Comm. Acquaderni rispondeva: “Ho l’onore di accompagnarle il programma per il VII Centenario della Vittoria di Legnano, in cui si è risoluto di accogliere il progetto della S.V. Ill.ma e Rev.ma, cioè di eternare con un monumento in codesto Duomo la ricorrenza della concordia delle 24 città già collegate nella antica Lega Lombarda dalla S.M. Alessandro III per isconfiggere la tirannia di un despota invasore; e di uno scismatico persecutore della Chiesa Cattolica. Ella con la sua prudente saggezza si adopererà senza dubbio ad ottenere che Alessandria, centro della solennità figuri nobilmente, anzi primeggi nella Santa gara…”. L’allegato programma, che veniva diffuso in tutta Italia, diceva fra l’altro: “…Presi i debiti concerti con chi ha ragione, nella maggior cupola del Duomo di Alessandria, prezioso monumento di lombardo stile, che si sta costruendo, saranno collocate le statue dei Santi Protettori delle 24 città nel 1176 collegate per la Chiesa e per la Patria…”. Al Vescovo di Alessandria il 29 gennaio 1876 veniva intanto comunicato: “…Come già V.E. Rev.ma conosce, il nostro Consiglio fra i molti progetti di festeggiamento del glorioso centenario di Legnano, scelse quello di adornare la cupola del Duomo di Alessandria delle statue dei Santi Patroni delle 24 città, che all’epoca della grande vittoria si trovavano congiunte nella Lega Lombarda. L’impresa è ardua, avuto riguardo alle povertà del tempo e alla somma non indifferente che è necessaria per conseguire l’intento…”. Mons. Salvaj di rimando il 14 febbraio 1876, mentre ringraziava per l’adesione data alla sua proposta, comunicava: “…La Commissione, come non potea non augurarmi, accolse con riconoscenza la preziosa profferta, e non potendo per le strettezze finanziarie in cui si travaglia corrispondervi in modo più degno, delibero di concorrere nella spesa che importeranno le statue di cui si tratta, per la ventiquattresima parte, ossia di conferire in proprio l’importo di quella del nostro Patrono, S. Pietro, titolare della Cattedrale stessa…”. Purtroppo la confezione delle 24 statue si terminò soltanto nel 1879. Il 25 aprile 1879 con atto del notaio Dott. Carlo Blesio di Bologna, il Comm. Acquaderni delegava il Cav. Dott. Ugo Flandoli ad effettuare la donazione e consegna delle 24 statue al Vescovo di Alessandria. “…Il Sig. Comm. Giovanni Dott. Acquaderni ha delegato e delega il Can. Ugo Dott. Filandoli di Casimiro di Bologna a compiere in suo nome e vece l’atto solenne di formale donazione e consegna delle suddette 24 statue modellate in cemento e già collocate nelle rispettive nicchie all’interno della gran cupola della restaurata Cattedrale di Alessandria, da inaugurassi nel giorno di domani, a S. Ecc.za Rev.ma Mons. Vescovo di Alessandria, acciocchè tali statue restino ivi a perpetuo monumento della rinnovata concordia dei Comitati Cattolici delle sopra indicate 24 città della Lega Lombarda vittoriose a Legnano per la libertà e l’indipendenza della Chiesa e dei Comuni italiani il 29 maggio 1176, essendosene celebrato il settimo centenario nel giorno 29 maggio 1876…”. Il giorno seguente il 27 aprile 1879 in Alessandria avveniva come stabilito, la consegna ed accettazione ufficiale delle Statue: “…E’ personalmente comparso il Sig. Dott. Ugo Flandoli, delegato dal Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica Italiana residente a Bologna, a fare a Mons. Vescovo, e per esso alla Chiesa Cattedrale l’atto di donazione delle statue dei comitati delle 24 città dell’antica Lega Lombarda, ricollegate in fratellevole concordia di Fede e di Speranza nella ricorrenza del settimo centenario della Vittoria di Legnano, 29 maggio 1879, ordinate e collocate nella nuova cupola  di questa stessa Cattedrale, a perpetuo ricordo del faustissimo avvenimento, rassegnando nelle mani del prelato Mons. Vescovo di Alessandria l’atto di procura in data 25 aprile 1879, rogato Dott. Carlo Blesio, rilasciatogli dal Sig. Comm. Giovanni Acquderni Presidente del Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica Italiana residente in Bologna e promotore dell’erezione del monumento stesso – Il quale atto rassegnato come sopra è stato da Mons. Vescovo dato a me segretario suo perchè ad alta ed intelligibile voce ne fosse data lettura ai presenti: e poichè tale atto di procura è stato letto, il Cav. Dott. Ugo Flandoli con termini di alta stima alla città di Alessandro III, ha esposto a Mons. Vescovo di Alessandria la soddisfazione di essere stato eletto all’onore di fare egli l’atto di donazione delle statue rilodate, delle quali, in esecuzione del suo mandato, intende di fare la formale consegna allo stesso mons. Vescovo Pro-tempore di questa Diocesi…”.

(dal verbale di consegna delle statue)

Alla consegna delle statue erano presenti 10 Vescovi: Pietro Giocondo Salvaj di Alessandria; Celestino Fissore di Vercelli; Andrea Formica di Cuneo; Giuseppe Maria Sciandra di Acqui; Pietro Giuseppe De Gaudenzi di Vigevano; Emiliano Manacorda di Fossano; Enrico Gaio di Bobbio; Placido Pozzi di Mondovì; Giovanni Battista Scalabrini di Piacenza; Stanislao Eula di Novara. Le 24 statue poste nelle nicchie della cupola della Cattedrale di Alessandria con gli stemmi delle rispettive città, rappresentano i celesti Patroni delle città della Lega Lombarda: S. Pietro (Alessandria); S. Alessandro a (Bergamo); S. Colombano (Bobbio); S. Petronio (Bologna); S. Faustino (Brescia); S. Omobono (Cremona); S. Giorgio (Ferrara); S. Bassiano (Lodi); S. Anselmo (Mantova); S. Ambrogio (Milano); S. Geminiano (Modena); S. Gaudenzio (Novara); S. Prosdocimo (Padova); S. Antonio (Piacenza); S. Apollinare (Ravenna); S. Prospero (Reggio E.); S. Godenzio (Rimini); S. Marziano (Tortona); S. Benedetto XI (Treviso); S. Marco (Venezia); S. Zenone (Verona); S. Vincenzo (Vicenza); S. Ilario (Parma); S. Eusebio (Vercelli). Nella fascia che corre sotto le nicchie si legge la seguente epigrafe dettata dal chiarissimo P. Antonio Angelino della Compagnia di Gesù:

ANN. MDCCCLXXVI. PIO. IX. PONTEFICE. MAXIMO. CIVITATES. ITALAE. CONSTITUERUNT. MONUMENTUM. VICTORIAE. QUAM. FOEDERE. ICTO. SANCTIS. PATRONIS. AUSP. APUD. LIGNANUM. DE. FRIDERICO. IMPERATORE. SUNT. CONSECUTAE. IV. KAL. JUN. A MCLXXVI. ALEXANDRO. III. PONTEFICE. MAXIMO.

Segue l’elenco dei Comitati costituitisi nelle 24 città della Lega Lombarda per offrire le statue all’erezione del monumento celebrativo del VII Centenario della Vittoria di Legnano.