Ad essere coinvolti sono i beni culturali ecclesiastici del territorio, che per l’occasione sono visitabili grazie ai volontari delle cinque Diocesi aderenti.
Il Piemonte è da sempre una regione di passaggio, segnata dalle antiche vie di comunicazione e dai transiti commerciali da e verso l’Europa. La sua collocazione geografica l’ha reso territorio di battaglia conteso dagli eserciti, terra percorsa dai pellegrini, luogo di ispirazione per grandi artisti e mecenati.
In particolare sabato 22 settembre presso la chiesa di S. Lorenzo in Alessandria, la diocesi di Alessandria propone la mostra ‘La Beata Vergine del Monserrato’ nelle edizioni antiche della Biblioteca Storica del Seminario Vescovile di Alessandria.
Si propone l’approfondimento di alcune tematiche scelte fra quelle relative a particolari forme di devozione spagnola come quella alla Beata Vergine del Monserrato nella città di Alessandria. Situata sull’omonima piazzetta, la chiesa intitolata alla Madonna del Monserrato è particolarmente cara alla devozione degli Spagnoli: essa infatti fu eretta su iniziativa del maestro di campo e capitano generale della fanteria spagnola Matheo Otanez, governatore della città dal 1625 al 1627. Essa rappresenta l’unico edificio superstite tra quanti gli spagnoli hanno costruito durante la lunga dominazione in Alessandria. Al suo interno sul tabernacolo è custodita una statua della Madonna Nera del Monserrato attribuita ad un artista spagnolo del XVII secolo. La ricostruzione della devozione alla Madonna Nera, particolarmente radicata in città ancora oggi, si avvarrà delle raccolte storiche della Biblioteca Diocesana e in particolare del fondo bibliografico del Collegio alessandrino dei Gesuiti, contenente numerose opere di autori spagnoli, tra cui diverse cinquecentine dedicate alle tematiche della devozione, della predicazione e della morale. L’esposizione di tali volumi antichi, risultato dell’indagine, coinciderà con l’evento Città e Cattedrali a porte aperte, il 22-23 settembre 2018 e si terrà nella chiesa di San Lorenzo in Alessandria.
La chiesa di San Lorenzo fu costruita nel circuito della nuova città, in seguito all’unione da parte del Vescovo Giuseppe Tomaso De Rossi della Collegiata urbana di Santa Maria della Corte con quella di Santa Maria della Neve, che doveva lasciare il quartiere di Borgoglio, in seguito all’edificazione della Cittadella. Da questa unione ha origine così un’unica realtà ecclesiastica e la chiesa parrocchiale attuale. L’edificio fu progettato dall’architetto di tradizione luganese Giuseppe Domenico Trolli, come geniale espressione di architettura barocca unita tuttavia a sobrietà, grazia ed eleganza. I lavori di costruzione avvengono fra 1765 e il 1770 e realizzano una chiesa a croce greca impostata su una base ellittica, con la riduzione del numero degli altari laterali e la compressione dei vani d’angolo, rientrando pienamente nel linguaggio dell’architettura settecentesca europea.