Coronavirus, aggiornamento disposizioni per le comunità del 7 marzo 2020

Coronavirus, aggiornamento disposizioni per le comunità del 7 marzo 2020

Carissimi sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e laici,
a seguito del decreto del Presidente del Consiglio del 4 marzo u.s., la Conferenza Episcopale Piemontese ha disposto che fino al 15 marzo p.v. siano sospese tutte le attività formative e pastorali diocesane, zonali e parrocchiali, in modo particolare quelle concernenti minori, eccetto le celebrazioni liturgiche e gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo di Quaresima (per esempio la via crucis), rispettando le precauzioni già indicate in precedenza e cioè: che siano evitati gli assembramenti, sia garantito un accesso contingentato tale da determinare una distanza di almeno un metro tra i fedeli, sia omesso lo scambio di pace, la comunione sia ricevuta sulla mano e le acquasantiere restino svuotate.

In considerazione delle precauzioni indicate dal decreto suddetto, vi invito a suggerire particolare prudenza agli anziani e alle persone con patologie pregresse, ricordando che in tali casi si è dispensati dal precetto domenicale.

A proposito della celebrazione dei funerali, valgono le modalità già indicate, avendo specifica attenzione nei casi in cui sia probabile l’affollamento: oltre alla possibilità di scegliere chiese più grandi o la celebrazione all’aperto, si valuti con i familiari dei defunti e con le agenzie funebri l’opzione di svolgere le esequie in forma privata. Si raccomandi, in occasione delle veglie funebri e dei funerali, di evitare strette di mano ed abbracci sottolineando che l’amicizia e la vicinanza, non esprimibili, in questa contingenza, con la gestualità, sono realmente vissute nella comunione di fede e nella preghiera.

Siamo tutti invitati a fare nostre queste norme di precauzione, anche quando non incontrano la nostra personale sensibilità o convinzione. Il tempo di Quaresima che stiamo vivendo, in questa situazione di emergenza che mette alla prova lo stesso tessuto comunitario e sociale, sia occasione autentica per rinsaldare i legami comunitari: le precauzioni sanitarie non ne costituiscono un limite, ma, anzi, sono attenzione e premura verso le persone più fragili. Inoltre il tempo che ci prepara alla Pasqua richiama tutti noi, ministri ordinati, persone consacrate, sorelle e fratelli laici ad intensificare la preghiera personale, in particolare per le persone colpite dalla malattia, per quanti con spirito di abnegazione si occupano degli infermi e per tutta la comunità cristiana, chiamata in quest’ora ad essere segno di fiducia e speranza.

Auguro a tutti una santa Quaresima.

don Vittorio Gatti
Vicario Generale

 

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