Travolto e stravolto da un virus sconosciuto, il mondo si ritrova figlio e chiede aiuto al Padre. Una preghiera corale, un unico grido che è supplica e anche speranza. Giovedì 14 maggio, tutti i credenti del mondo, come tenendosi per mano, vicinissimi gli uni agli altri, diventeranno un’unica grande preghiera.
“Perché la preghiera è la nostra miglior arma”, dicono le voci dei cinque continenti raccolte nel nostro video, e perché “quello che ci ricorderemo, di quanto stiamo vivendo, saranno le cose che ci hanno unito”. “Preghiamo per sentirci Chiesa…”, “Preghiamo per amare chi ci sta accanto”…. “Non possiamo demoralizzarci…”! E poi, tra le voci, c’è anche un “e daje!” perché bisogna pur incoraggiarsi se insieme si vogliono superare dolore e fatica.
Preghiera, digiuno ma anche opere di carità, ha aggiunto Papa Francesco, che ha subito accolto la proposta dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana di dedicare la giornata del 14 maggio ad un momento di raccoglimento, “di preghiera e solidarietà per invocare la fine di questa pandemia” e “radicare nel nostro futuro il valore della fraternità e della coesistenza comune”.
Fonte: Vaticannews.va