La quarta Giornata Mondiale dei Poveri, voluta da Papa Francesco al termine dell’anno della misericordia, si celebra domenica 15 novembre 2020. Una giornata che invita a “Tendere la mano al povero” (cfr Sir 7,32), un tema di grande attualità in questo momento storico, nel quale la pandemia ha fatto emergere, anche nella comunità alessandrina, nuove povertà.
Il Centro di Ascolto diocesano ha accolto, in questi mesi, molte nuove richieste di aiuto. La celebrazione del prossimo 15 novembre, invita a non essere insensibili a queste grida di dolore.
Quest’anno la pandemia da Covid19 e le direttive per contrastarne la diffusione, impongono a Caritas e all’associazione Opere di Giustizia e Carità di evitare i momenti di animazione e di condivisione con i quali, negli scorsi anni, la comunità è stata coinvolta nell’incontro con i poveri. Ma la chiamata a tendere la mano ai più fragili non viene meno.
La celebrazione della Giornata dei Poveri invita a mettere in questione i nostri stili di vita, spesso al di sopra delle nostre possibilità, per spalancare gli occhi su coloro che ci vivono accanto mettendo da parte ogni forma di indifferenza.
Per arrivare più consapevoli alla celebrazione di Domenica, ecco il commento al Vangelo che ascolteremo durante la messa di Don Mario Bianchi.
Giornata Mondiale dei poveri 2020, le parole di Monsignor Guido Gallese
Per riflettere sul senso di questa giornata ecco le parole di Monsignor Guido Gallese (ancora in isolamento).
(Qui trovate un’intervista sulle sue riflessioni durante la convalescenza: “Il Covid mi ha fatto sentire l’eternità della liturgia”).
«Credo che per tendere la mano a chi è meno fortunato, la nostra Chiesa diocesana abbia bisogno innanzitutto di incrociare lo sguardo con il povero. Viviamo un vero atteggiamento di carità nei confronti dei poveri se siamo capaci di guardarli negli occhi. In secondo luogo, per servire i poveri, dobbiamo essere insieme, perché la povertà è una piaga talmente diffusa che da soli rischiamo di non farcela, di scoraggiarci e quindi dobbiamo vivere il servizio ai poveri come evento di comunità e non come un evento personale.Infine, per poterlo fare, dobbiamo mettere Gesù Cristo al centro. La nostra non deve essere filantropia, ma vera carità; deve scaturire dall’amore con cui siamo amati noi stessi da Cristo, che viene dallo stare con Lui, ed è con questo stesso amore che siamo chiamati a servire. Gesù dice: “I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me”. Se perdiamo Cristo, perdiamo l’occasione di dare loro il bene di cui hanno – e tutti abbiamo – veramente bisogno: l’amore di Cristo, l’amore dell’Agnello».
A questo link trovate le parole di padre Daniele Noè, Delegato vescovile per la Pastorale della Carità
Su Voce Alessandrina a questo link trovi ulteriori approfondimenti.
Per chi non l’avesse ancora iniziata, qui c’è il testo per la novena alla Madonna della Salve, per chiedere la sua materna protezione sui poveri.
Scarica qui il materiale per la tua comunità:
– Locandina dell’evento
– Preghiere dei fedeli – XXXIII Domenica del tempo ordinario