Dopo gli anni di stop a causa delle tensioni politiche e delle restrizioni dovute alla pandemia, l’Ufficio diocesano per i pellegrinaggi propone l’esperienza del viaggio in Terra Santa.
Accompagnati dal nostro Vescovo Guido, potremo vivere l’esperienza di camminare lì dove Gesù Cristo si è fatto uomo, dove ha vissuto, di posare i nostri piedi dove ha camminato Lui stesso.
«Un viaggio che deve essere anche un momento di riflessione e di preghiera in questi momenti così difficili che stiamo vivendo con guerra, malattie, siccità» ci dice Michele Menichino, direttore dell’Ufficio diocesani pellegrinaggi.
«Un viaggio che oggi è più che mai necessario fare per chiedere al Signore di aiutarci a superare le prove a cui siamo sottoposti. Per questo motivo ci mettiamo in cammino sulle orme di Gesù, da Nazareth a Betlemme, dal Monte Tabor a Cana, da Cafarnao al Giodano, fino a Gerusalemme, sarà un tuffo nel mondo in cui Gesù ha vissuto e ha portato la Lieta Novella a tutti gli uomini. Serve un cuore grande per un viaggio del genere, un viaggio che ti cambia e ti rende migliore».
L’itinerario del viaggio in Terrasanta
Ecco le tappe del pellegrinaggio:
- Betlemme
- Ain Karem – Monte
- Tabor – Cana
- Nazareth – Cafarnao
- Giordano – Akko
- Monte Carmelo
- Gerusalemme
- Mar Morto – Betania
- Qumran Gerico
Quando si parte?
Il pellegrinaggio in Terrasanta si svolgerà dal 24 al 31 ottobre 2022.
Come partecipare
Le iscrizioni sono già aperte e, per motivi logistici, chiuderanno a brevissimo: la scadenza è fissata per il 31 luglio 2022.
Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio diocesano pellegrinaggi al numero 0131 512 216 oppure mail uff.turismo@diocesialessandria.it
Quello della Terrasanta è un pellegrinaggio unico che non può essere paragonato a nessun altra forma di pellegrinaggio.
Andare in Terra Santa significa incontrare Cristo ripercorrere il Vangelo, le vie e i luoghi dove le pietre parlano di Gesù, parlano della sua storia, parlano della rivelazione di Dio all’uomo. È questo il significato che assume un viaggio che deve essere vissuto con il cuore prima che con le gambe, con la fede prima che con la curiosità.
Monsignor Pierbattista Pizzaballa
patriarca latino di Gerusalemme