L’intervista al curatore della mostra
a Palatium Vetus
Sabato 25 maggio è stata inaugurata la mostra “L’Arte Sacra. Esposizione di paramenti e oggetti liturgici”, allestita nelle sale di Palatium Vetus ad Alessandria. Alla presentazione, in una Sala del Broletto stracolma di persone, non c’erano solo gli “addetti ai lavori”, ma un po’ tutta la città: «Chi è venuto, avendo bisogno di confrontarsi col bello, ha identificato questa occasione come una circostanza nella quale il bello è diventato protagonista ed è riprodotto in ragione della bellezza suprema, che è Dio» commenta il professor Luciano Orsini, direttore dell’Ufficio Beni culturali della nostra Diocesi e Diacono permanente. A lui, curatore della mostra (visitabile fino al 29 settembre a Palatium Vetus), abbiamo chiesto di spiegarci di che cosa si tratta.
Professor Orsini, che cosa c’è in questa mostra dedicata all’Arte Sacra?
«Nella mostra sono esposti, insieme a paramenti sacri, anche suppellettili, vasi sacri e tutto quanto gravita attorno a quello che può essere identificato come il decoro della Chiesa. Questi pezzi vengono da collezioni private, che nel tempo si sono realizzate in ragione della sensibilità dei collezionisti nel salvare determinate opere che diversamente sarebbero cadute nell’oblio o, come giustamente ha detto il Presidente della Fondazione, notaio Luciano Mariano, avrebbero subìto una “illecita trasformazione in cambio di destinazione”: quanti paramenti sono diventati fodere per cuscini, imbottiture per poltrone, addobbi, tendaggi… o peggio ancora, quante pissidi sono diventate zuccheriere!».
Questa esposizione è un po’ una novità, almeno per la nostra città… (continua a leggere su La Voce Alessandrina)
(testo a cura di Andrea Antonuccio)