Assemblea Diocesana 2022

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Programma dell’Assemblea

15.00
Ritrovo e iscrizione e inserimento nei gruppi

15.30
Lectio Divina

16.00
Testimonianze

16.45
Inizio attività di gruppo

17.30
Fine lavoro di gruppo e aperitivo

18.30
Conclusioni del Vescovo

Per chi lo desidera ore 21.00
Veglia di Pentecoste

Intro.  

Alcune società conoscono un’insicurezza permanente a causa di uno stato di guerra, di  fame, di violenza, malattia, povertà. Nella nostra società le condizioni di vita sono  relativamente stabili. Tuttavia, in un modo o nell’altro, il rischio è al cuore della condizione  umana. Nessun cammino è tracciato in anticipo e l’esistenza umana è sempre intrecciata alle  certezze e alle incertezze del mondo. Le misure sociali e culturali sono gli adattamenti  necessari di una relazione con la precarietà inerente alla condizione umana (Le Breton 2012, 19-20). Negli ultimi due anni l’umanità ha vissuto l’esperienza della pandemia che sta ancora  gestendo e l’Europa ha ritrovato da pochi mesi gli orrori della guerra. All’inizio dell’anno 2020 il mondo contemporaneo conosce l’esperienza nuova e  drammatica della pandemia generata dal virus Covid-19. Il mondo ha già vissuto esperienze di pandemie nello scorrere della sua storia, malattie  contagiose che hanno determinato profondi cambiamenti e inedite riflessioni sociali. Anche  la pandemia Covid-19 non può lasciare indenni le società. Tra i tanti ambiti, quali la salute, l’economia, l’istruzione, lo sport, l’aggregazione anche  l’esperienza spirituale/religiosa non è rimasta esente agli stimoli e alle sfide lanciati nel tempo  delle pandemie.  

La distanza sociale, quale mezzo di prevenzione dei contagi per combattere la pandemia  causata dal Covid-19, ha modificato radicalmente l’eterogeneità delle relazioni umane,  aprendo nuovi scenari sulla prassi pastorale della chiesa, locale e nazionale. Forte e dibattuto segno di novità assoluta è stata la chiusura degli edifici di culto, con il divieto  di celebrare la liturgia con il popolo. Non sono mancati scontri ideologici accentuati dal  conflitto tra i due fondamentali diritti di sicurezza e salute e di libertà religiosa. Durante il lockdown la creatività dei sacerdoti e dei religiosi ha mostrato tutta la sua ampiezza  nello sforzo di ricercare e proporre nuove modalità di annuncio del Vangelo. Trascorsi i mesi da febbraio a maggio 2020 la Chiesa si è ritrovata a ridisegnare le sue  coordinate pastorali e i cristiani, inseriti in consolidati percorsi, proposte e modalità, costretti  ad aprirsi al nuovo. L’invasione russa dell’Ucraina del 2022 è l’offensiva militare iniziata dalle Forze armate  della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, invadendo il territorio ucraino e segnando così  una brusca escalation della crisi russo-ucraina in corso dal 2014. La guerra ha provocato la maggiore crisi per l’accoglienza di rifugiati in Europa dopo la fine  della Seconda guerra mondiale, tanto che si è ritenuto necessario invocare la Direttiva di  protezione temporanea. 

L’intervento armato è stato preceduto da un prolungato ammassamento sul confine delle  forze russe iniziato nella primavera 2021, motivato dal presidente russo Vladimir Putin sulla  base del timore di un’adesione dell’Ucraina alla NATO e seguito da esercitazioni  militari. Pochi giorni prima dell’invasione, la Russia ha riconosciuto l’indipendenza di due stati  autoproclamatisi nella regione del Donbass, all’interno dei confini dell’Ucraina, la Repubblica  Popolare di Doneck e la Repubblica Popolare di Lugansk, e il 21 febbraio, in violazione  del Memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza dell’Ucraina, vi ha inviato le proprie  forze armate a presidiarne il territorio. L’indomani il Consiglio della Federazione ha  autorizzato all’unanimità il presidente Vladimir Putin a usare la forza militare fuori confine. Tutte le società elaborano dei sistemi simbolici per respingere il pericolo, indipendentemente  dalla sua origine. Esse allontanano ritualmente la paura con gli incantesimi, le preghiere, i  santi patroni, le processioni, gli esorcismi, le tecnologie, modi di organizzazione che  rafforzano i legami sociali e si sforzano di contenere le avversità (Le Breton 2012, 26). Il credente cristiano deve sentire forte la necessità di leggere la storia alla luce della Parola di  Dio e della sua fede in Cristo.

Brano evangelico.  

In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato  aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete  che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico,  ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò  la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Luca 13,1-5  

La storia con le sue ingiustizie e la natura con la sua insensatezza sembrano dominate dal  maligno o dal caso. Tutti gli avvenimenti sono da leggere a un livello più profondo in termini di perdizione e di  salvezza: svelano la perdizione dalla quale ci salva la conversione al Signore. Si esclude una  lettura manichea e semplificata, che divida i buoni dai cattivi. Si propone invece di vedere  come il male è dentro di noi, in modo da convertirci. Conoscere i segni dei tempi significa vedere nel male il Signore che viene a salvarci chiamandoci alla conversione (Fausti 1994,  477). 

Il tempo.  

15.00
Ritrovo e iscrizione e inserimento nei gruppi

15.30
Lectio Divina

16.00
Testimonianze

16.45
Inizio attività di gruppo

17.30
Fine lavoro di gruppo e aperitivo

18.30
Conclusioni del Vescovo

PER CHI LO DESIDERA alle ore 21.00 Veglia di Pentecoste

 

Riferimenti.  

LE BRETON DAVID (2017), Sociologia del rischio, Mimesis Milano. 

FAUSTI SILVANO (1994), Una comunità legge il Vangelo di Luca, EDB, Bologna.

NOTE DI PASTORALE GIOVANILE (1981), Strumenti di animazione di gruppo.

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