Giovedì 15 dicembre alle ore 9 presso la Sala Capitolare della Cattedrale dei SS. Pietro e Marco (piazza Giovanni XXIII) ad Alessandria, verranno presentati i risultati del progetto “Una Banca Dati della Memoria alessandrina” per il riordino e la digitalizzazione dell’anagrafe parrocchiale del preziosissimo Archivio Storico diocesano.
Il progetto è stato curato dalla Cooperativa Arca per conto dell’Ufficio Beni Culturali Diocesi Alessandria e dell’Archivio storico della Diocesi di Alessandria e si inserisce programma ormai avviato alcuni anni fa dalla Diocesi, che ha per oggetto i fondi documentari ecclesiastici con l’obiettivo di promuovere e salvaguardare il proprio patrimonio culturale.
Un ruolo fondamentale per la realizzazione del progetto è rivestito dal contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ha permesso di realizzare un riordino utile a tutta la comunità alessandrina.
Il progetto complessivo Banca Dati della Memoria è per sua natura molto esteso, comprendendo in sé molte migliaia di dati anagrafici (nati, morti, matrimoni) prodotti e conservati in tutte le parrocchie della Diocesi di Alessandria per cinque secoli, dalla seconda metà del XVI sec. ad oggi.
Pertanto la Diocesi, ha scelto, per il presente progetto, di dare priorità e quindi riversare in un database appositamente elaborato i contenuti dei registri dei nati/battezzati di tutte le parrocchie della città di Alessandria, dal 1838 al 1918, con il risultato di indicizzare automaticamente i dati anagrafici inseriti e di poter quindi effettuare ricerche di dati anagrafici di nascita degli alessandrini battezzati nelle parrocchie della città, possedendo anche solo uno dei dati iniziali (nome, luogo, data o parrocchia).
La conferenza stampa di giovedì prossimo 15 dicembre vedrà presenti il Direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici prof. Luciano Orsini, il Direttore dell’Archivio storico diocesano prof. don Stefano Tessaglia e il personale della cooperativa Arca: la dott.ssa Alessandra Rivera e in particolare le archiviste, dott.ssa Alessandra Mazza e dott.ssa Laura Goggiano, le quali materialmente hanno svolto l’importante lavoro.