Una mamma che ci vuole bene: l’omelia del Vescovo all’inizio della Peregrinatio Mariae

Una mamma che ci vuole bene: l’omelia del Vescovo all’inizio della Peregrinatio Mariae

Sabato 11 gennaio è partita la “Peregrinatio Mariae”, che vedrà una copia della statua della Madonna della Salve, in scala 1:1, far visita a tutte le nove unità pastorali. La prima tappa, Castellazzo Bormida, è stata aperta con la Santa Messa solenne, a Santa Maria della Corte, celebrata dal Vescovo monsignor Guido Gallese. Qui sotto, riportiamo la sua omelia durante la celebrazione.

Carissimi fratelli e sorelle, quest’oggi ricordiamo il battesimo del Signore nel fiume Giordano.

È un evento, una narrazione veramente strana. Gesù doveva essere battezzato, glielo chiede anche Giovanni Battista. Praticamente gli dice: «Ma che ci vieni a fare qua?». Dopo aver predicato che lui non è nemmeno degno di sciogliere il laccio dei sandali, arriva lì e si presenta a Gesù. Scende su di lui lo Spirito Santo in forma di colomba. Perché, prima non ce l’aveva lo Spirito Santo? «Quello su cui vedrai scendere lo Spirito Santo rimanere su di lui». Forse che prima Gesù non aveva il dono dello Spirito? Certo che ce l’aveva, era una cosa sola con il Padre e con lo Spirito Santo, vorrei un po’ vedere. Non è che si sono separati. Con Gesù sempre ci sono il Padre e lo Spirito Santo, anche nel suo cammino terreno. E allora comprendiamo che questo evento del battesimo di Gesù è, in realtà, per raccontare quella che è la vita di coloro che diventano figli di Dio. Perché noi prima non eravamo figli di Dio, lo diventiamo. Eravamo creature di Dio. Ma figli di Dio lo si diventa in virtù di una scelta.

Ecco, allora, che è apparsa la grazia di Dio, dice San Paolo a Tito, che porta salvezza a tutti gli uomini. È apparsa la grazia di Dio che porta salvezza a tutti gli uomini. Questa salvezza è descritta nel Vangelo. Paolo la riassume, brevemente ma con profondità: ci insegna a rinnegare le empietà e a vivere, in questo mondo, con sobrietà, giustizia e pietà nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato sé stesso per noi. Questo è il disegno di Dio, che dà sé stesso per noi. Viene a cercarci, ci dà ogni grazia.

Egli ci ha salvati, non per le opere giuste da noi compiute: questo è un difetto che per togliercelo ci vorranno secoli. È troppo radicato in noi, sia dal punto di vista dell’educazione sia che l’uomo, in quanto animale, è programmato così. Noi siamo animali razionali e la parte animale funziona in questo modo: impara, ricevendo premi, quando fa una cosa buona, e ricevendo castighi, quando fa una cosa cattiva. Che va bene, finché siamo bambini. Ma quando poi abbiamo l’uso di ragione, e la ragione è in grado di informare la vita, le cose cambiano un pochino. Perciò Gesù dice che ci ha salvati non per le opere giuste da noi compiute, ma per la sua Misericordia. Perché ci vuole un bene gratuito, ci vuole bene e basta. Ci vuole bene, e basta.

Che bello avere la Madonna della Salve. Mi riempie veramente di gioia. È la mamma che ci vuole bene, e basta. Ci invita, talvolta ci sgrida. Ma poi, sia che siamo buoni, sia che siamo cattivi, ci vuole bene e basta.