«Venite e vedrete»

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Scarica la nuova lettera pastorale del nostro vescovo Guido
Carissimi fedeli tutti, nella nostra fase sinodale diocesana dobbiamo avere il coraggio della verità nell’affrontare i problemi delle nostre comunità evitando depistanti tentativi apologetici.
- monsignor Guido Gallese

Quando Maria era giovane come te..

Preparazione alla GMG di Lisbona 2023

Ci prepariamo per la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona con un percorso diocesano che toccherà i nostri oratori, fino ad abbracciare tutto il Piemonte. Non mancare!

Laboratorio di Fraternità

Cammino di formazione alle Unità pastorali

Il nostro vescovo monsignor Guido Gallese nella sua lettera pastorale “Venite e vedrete” (che potete scaricare in pdf QUI) ha deciso di iniziare un percorso comunitario: Nella locandina trovate tutte le informazioni sul cammino di formazione alle unità pastorali.

Ecco un estratto del suo discorso di presentazione di sabato 10 settembre 2022 in cui illustra di cosa si tratta:

“Ci siamo resi conto che il passaggio deve essere, come ormai dappertutto in Italia, quello delle Unità pastorali, attuate in forme diverse. Questo passaggio sarà sancito da un Decreto del vescovo che uscirà tra poco: ma non è che, fatto questo, le Unità pastorali sono fatte. Il Decreto è come il semaforo di partenza di una corsa, che poi però è molto lunga. E quindi sarà un cammino lungo, anche sinodale, perché lo faremo insieme, vescovo, preti, fedeli laici, religiosi e religiose: tutto il popolo di Dio. Tra l’altro, ci sarà anche il Laboratorio di fraternità: per ognuna delle nove Unità pastorali ci saranno un sacerdote e quattro laici che faranno un cammino con il vescovo. Insieme cercheremo di mettere a punto il cammino delle singole Unità, e lo sperimenteremo condividendo nel frattempo come vanno le cose, in modo da non ripetere gli errori, laddove si incontrano. È normalissimo in un cammino nuovo compiere degli errori, ed evitare che altri li compiano è una cosa buona”.

Le origini della Diocesi

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La diocesi venne eretta nel 1175 per volere
di papa Alessandro III, a cui era stata dedicata la città,
con la bolla Sacrosanctae Romanae ecclesiae,
con la quale il pontefice onora con la dignità episcopale
«La chiesa e la città che è stata costituita in onore di San Pietro
e per utilità e gloria di tutta la Lombardia».